In passato, in occasione delle celebrazioni per la Settimana Santa, era diffuso il pio esercizio delle processioni di mortificazioni, che si svolgevano tutti i venerdì di marzo con la partecipazione di gruppi di uomini delle varie maestranze (Lamintatura) che, all'uso spagnolo in cori polifonici, piangevano il Cristo.
Successivamente, a partire da 1724, si cominciarono a recitare le fasi della Passione (Mortorio) davanti ai fedeli. Luogo prescelto per la sacra cena, con la partecipazione dei sacerdoti come attori, era il sagrato della chiesa di San Diego.
Pian piano la sacra funzione della Croce cominciò a svolgersi su un'altura alla periferia del paese, dove i fedeli si recavano in pellegrinaggio.
Quest'altura che doveva richiamare il Monte Calvario divenne sede definitiva per la liturgia del Venerdì Santo.
La confraternita di San Sebastiano pensarono di edificare sul posto una chiesetta (1756) dedicata al SS. Crocifisso di Monte Calvario. Si trattava di un piccolo locale con due altari e terrazza sulla quale si svolgeva la funzione della Discesa della Croce (Scinnenza).
L'edificio fu restaurato e nel 1814, vi impiantarono due croci laterali per i due ladroni.
La cerimonia era presieduta dai sacerdoti vestiti con tunica e turbante.
Alla fine del XX secolo si è provveduto a spianare la collinetta, nel frattempo circondata di costruzioni ed a ricostruire una nuova più solida chiesa.
Oggi il Calvario (Piazza M. Macaluso) è sempre scenario della straordinaria religiosità dei canicattinesi in occasione della processione del Venerdì Santo.
Si raduna tutto il popolo per assistere alla crocifissione del simulacro del Redentore ed, a tarda ora, per la "Scinnenza", seguita con inimmaginabile attenzione e devozione.