Nato a Canicattì il 1 febbraio 1882, la vocazione socialista gli era derivata dal nonno paterno Francesco, avvocato e patriota risorgimentale e mazziniano.
Con il fratello domenico, fu fin da piccolo in sintonia per quanto riguarda i problemi politici e sociali.
Fondarono insieme il periodico e diressero "La Folgore", poi "Il Ranocchio", "Il Falcetto" e infine "Falce e Martello".
Tenace uomo politico, indomito giornalista e propugnatore di giustizia e libertà. Artefice della conquista del Comune da parte dei socialisti nel 1920.
Fu per lungo tempo protagonista della vita politica e culturale del comune di Canicattì; fu, infatti, con l'amministrazione socialista che si abbolì il latifonto e la soppressione del dazio di consumo; ma nel 1901 scattarono le manette della repressione politica per i fratelli Cigna e venivano rinchiusi nel carcere di Girgenti.
L'esperienza del carcere ebbe a ripetersi più volte sotto il regime fascista, lui era in particolare il sorvegliato speciale, perchè il più battagliero dei socialisti.
Lui non era solo un combattente politico, era l'animatore di una vivacissima vita sociale e culturale, dotato di fine umorismo e grande ironia fu uno fondatori della Secolare Accademia del Parnaso.
La sua farmacia sita in Corso Umberto fu centro di raccolta delle migliori menti canicattinesi.
Fu, anche il primo sindaco elettivo di Canicattì dopo l'ultima guerra.
Morì il 20 maggio 1967 a ottantacinque anni.