testata per la stampa della pagina
Regione Sicilia
condividi

Museo Etno-Antropologico ex Badia

A seguito della Direttiva emanata dal Sindaco con prot. n. 42218 dello 04/10/2013 relativa all'allestimento di un museo civico da ubicare presso il complesso sito in via M. Stabile (ex Badia) si è provveduto ad una raccolta di manufatti, provenienti per lo più da donazioni e comodati d'uso privati che, oggi, compongono una collezione in grado di offrire una testimonianza ricca e articolata della civiltà contadina nonchè dei mestieri e delle pratiche di vita quotidiana ad essa collegati che ha caratterizzato il periodo storico compreso tra fine ottocento e prima metà del 900.

Nell'androne, che introduce negli ambienti che compongono il museo, sono stati collocati i seguenti arredi sacri, rinvenuti all'interno dell'immobile prima dei lavori di ristrutturazione:

  • n.1 confessionale in legno che presenta un intarsio in una parete interna;
  • n.1 pulpito in legno colorato;
  • n.1 griglia a nido d'ape risalente al XVII secolo usata dalle suore di clausura;
  • n.1 paramento sacerdotale intarsiato con quadratini in vetro colorato in parte con foglia oro;
  • n.1 sostegno in legno per campana;
  • parte delllo stemma del casato La Lomia realizzato in marmo bianco;
  • n.6 piastrelle di maiolica colorate con motivi floreali;
  • n.1 stellario in lamierino con motivi floreali.
 
Museo Etno-Antropologico ex BadiaMuseo Etno-Antropologico ex Badia
 
 
Foto raffiguranti l'antrone
 
 
Foto raffiguranti l'antroneFoto raffiguranti l'antrone
 
 

La collezione occupa quattro ambienti contigui posti al primo piano dell'immobile.
 
Nella prima sala è stata ricostruita la camera da letto di una famiglia benestante e collocati vari oggetti ed utensili di uso comune. 

Rivestono particolare interesse:

  • un bagno mobile tapezzato in stoffa damascata;
  • un abito femminile di fine '800;
  • un frac risalente allo stesso periodo;
  • un baule in legno;
  • un bambinello in cera custodito in un'urna di vetro.

Degno di attenzione è anche un servizio di posate in ottone risalenti a fine '800.

 
 
Foto raffiguranti la prima salaFoto raffiguranti la prima sala
 
 
Foto raffiguranti la prima salaFoto raffiguranti la prima sala
 

Altri particolari aggiunti

 
Foto raffiguranti la prima salaFoto raffiguranti la prima sala

Nella seconda sala sono state ricostruite la camera da letto, la cucina e vari angoli di lavoro tipici di una famiglia contadina, arricchiti con gli utensili specifici dell'epoca. 

 
 
Foto raffiguranti la seconda sala
 
 

Di particolare intreresse:

  • la "naca";
  • lo scendiletto in pelle di pecora;
  • un otre;
  • "lu tularu" da ricamo.
 
 
Foto raffiguranti la seconda salaFoto raffiguranti la seconda sala
 
 

Nella terza sala sono stati ricostruiti gli ambienti caratteristici degli antichi mestieri, in particolare si è dato spazio alle seguenti attività artigianali:

  • il falegname: con il tavolo di lavoro corredato dagli attrezzi utilizzati per questo mestiere;
  • il fabbro;
  • il muratore;
  • il barbiere;
  • "lu scarparu";
  • "lu furnaru".
 
 
Foto raffiguranti la terza salaFoto raffiguranti la terza sala
 
 

In questo contesto è stata creata "La Via del Pane" a fine soprattutto didattico, con un percorso che partendo dalla spiga e dalla sua maturazione a frumento mostra la lavorazione della farina dall'impasto alla cottura del pane.

Allo stato attuale il museo etno-antropologico è stato meta di numerosi visitatori e di scolaresche che hanno apprezzato lo sforzo compiuto dall'Amministrazione per conservare una memoria collettiva tangibile che altrimenti sarebbe andata dispersa.
 
Il Museo è aperto a ulteriori donazioni che ne arricchiranno l'offerta e la consistenza.

 
 
 
 
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO